Siamo al secondo appuntamento con #autorisocial per definire il target. Nella premessa della volta scorsa avevo definito cosa fosse un brand. Ricordate?
Il BRAND è un insieme di valori e si definisce nel rapporto con il consumatore, proprio per questo ha una natura dinamica e si evolve, costruendo una dimensione culturale, sociale, semiotica ed economica.
Bene, ma a noi poveri autori cosa interessa?
Semplice: rimoduliamo il brand in personal branding.
🤔 No, non è molto chiaro così, vero?
Questo perché ho adottato una comunicazione non chiara per tutti, poiché presuppone la conoscenza del personal branding. Sto parlando a degli scrittori non a dei marketer e questo significa definire il target.
Per promuoverci e fare personal branding dobbiamo stabilire chi sarà il nostro interlocutore, perché su di lui dovremo studiare il nostro piano editoriale e la nostra comunicazione.
Il TARGET
Il target definisce la nicchia di pubblico a cui noi e le nostre opere si rivolgono. E lo so, credetemi, che il 90% di noi autori pensa che il proprio libro sia per tutti (o che dovrebbero leggerlo tutti), ma significa partire con il piede sbagliato a livello di promozione.
“Ma così mi precludo una fetta di pubblico.”
Alzi pure la mano chi lo sta pensando – così battiamo cinque 🤣. All’inizio può sembrare così, in realtà, significa ottimizzare la comunicazione. Ad andare oltre c’è sempre tempo e modo, però bisogna partire focalizzati.
Definire il target
Da dove iniziare?
Onestà, umiltà e lucidità.
Occhio, umiltà non vuol dire sminuire se stessi e ciò che si è scritto!
Con questo approccio dovete analizzare il vostro libro e definire il target. Non c’è uno schema unico e assoluto, è un insieme di fattori che relazionano ciò che avete scritto, il vostro intento comunicativo e la realtà in cui siamo immersi.
È un casino?
No, ma non è un lavoro semplice e immediato 😊.
Di solito si parte con la definizione del genere editoriale (macro) e poi si osservano i sottogeneri (micro).
Esempi:
- Fantasy (macro-categoria) ➡️ low magic – urban fantasy (micro-categoria);
- Fantasy (macro-categoria) ➡️ dark fantasy – vampiri (micro-categoria).
- Romance (macro-categoria) ➡️ young adult – formazione (micro-categoria);
- Romance (macro-categoria) ➡️ new adult – music romance (micro-categoria).
Come vedete, già così si definiscono target differenti per quelli che sono comunque macro-generi uguali. Questo ci porterà a muoverci in nicchie differenti, che hanno linguaggi propri (semiotica).
La nicchia è un’importante risorsa e una preziosa alleata, ma va definita con attenzione.
A questo prima schema, potete incrociare quello di eventuali temi caldi a livello sociale, o che sono di vostro particolare interesse, se presenti nelle vostre opere. Ma di questo parleremo un’altra volta.
Oggi partiamo da qui e facciamo un piccolo esercizio insieme 😊.