Purtroppo, molti riducono lo stupro all’atto sessuale in sé, già grave in quanto portato contro la volontà della vittima. Tuttavia, è l’impatto psicologico dell’accaduto a costituire il vero problema, la ferita profonda che segna in modo indelebile la persona. Si può superare? Sì, ma non siamo tutti uguali e non tutti riescono in questo duro percorso. Inoltre, ad aggravare la problematica si insinua l’inibizione sessuale sia del soggetto che della collettività.
Burgess e Holstrom, grazie al loro lavoro lavoro con le vittime di stupro presentatesi al Boston City Hospital, descrivono per primi la sindrome da trauma di stupro. Questa sindrome si manifesta in due momenti con una fase acuta e una con effetti a lungo termine.
Vediamo insieme le due fasi della sindrome da trauma di stupro. È un riassunto per sommi capi. Se hai bisogno di aiuto e supporto, rivolgiti al più vicino centro anti-violenza o a un consultorio. Non isolarti. Non vergognarti. Non sei sola, non sei solo.
Fase acuta
In principio la vittima presenta incredulità, shock, paura, vergogna, senso di colpa, sentimento di umiliazione, rabbia, isolamento, lutto e perdita di controllo. In questa fase emerge spesso la sindrome da stress post-traumatico e reazioni somatiche non legate ad effettive problematiche eziologiche. Comune è il rituale del lavaggio, dove la vittima si sente sporca e violata, anche inconsciamente, e si lava in modo ossessivo alla disperata ricerca di eliminare ogni traccia dell’aggressore, il suo odore, la sensazione di contatto stimolata dal costante ricordo dello stesso.
Fase a lungo termine
Successivamente, si manifestano sentimenti di vulnerabilità, disperazione, senso di colpa e di vergogna. A questi si associa l’insorgenza di ansia, panico e fobie, soprattutto legate al luogo dell’aggressione, ma non solo. A volte anche il contatto fisico e i rapporti inter-personali vengono lesi dalle paure della vittima. Ne consegue che non sono rari i casi in cui emergono problematiche sessuali. In questa fase insorgono anche mal di testa, insonnia ed altri disturbi del sonno, depressione e rabbia.
Soprattutto in presenta sequenze di stupro protratte, la depressione può assumere aspetti più gravi, sfociando nell’abuso di alcol e droghe, fino a tentativi di suicidio. Da sottolineare che la maggioranza delle vittime presenta nella fase depressiva pensieri suicidi e che i sintomi tendono ad acutizzarsi nelle vittime silenti.
Sopravvissute
Il parlare e la denuncia del fatto portano, di solito, le vittime a essere delle sopravvissute, aiutandole quindi all’accettazione e al superamento dell’accaduto.
